Nota redazionale
Vincenzo
Guarracino ha ripreso in un intervento (qui pubblicato) all’Accademia
di Brera, nella primavera del 2017, l’indagine sull’opera di Roberto Sanesi,
intitolando il suo approccio critico e storico con un detto dello
stesso Sanesi “Signore fa che qualcosa rimanga- Il difficile lascito di
Roberto Sanesi”.
Con
questo numero 60/2° Semestre / 2017 vogliamo esprimere la stessa
doverosa speranza anche per alcuni dei maggiori protagonisti della
letteratura del Secondo Novecento, maestri di grande inusuale
prestigio, non del tutto oggi opportunamente ricordati e studiati. Ci
riferiamo in particolare a Giuliano Gramigna, Gilberto Finzi, allo stesso Roberto Sanesi, e a Giancarlo Buzzi… Leggerete quindi di loro nelle prossime pagine.
D’altro
canto già ci siamo ricordati in “Testuale 59”, al quale vi rimandiamo,
di autori troppo spesso dimenticati, al di là di datate brevi schede
enciclopediche, quali Adriano Spatola e Edoardo Sanguineti.
Alcuni mesi fa ci ha lasciati purtroppo Giorgio Barberi Squarotti,
fra i maggiori critici, storici, e poeti del Secondo Novecento. Ê una
grave perdita per la cultura e la poesia italiane. La tristissima
notizia ci ha lasciati interdetti: anche a lui molto dobbiamo
all’apprezzamento del lavoro di “Testuale” e molto dobbiamo alla
sua generosa disponibilità di consigli e di aiuti critico-teorici. E
storici. Ma più grande e innominabile in poche parole è il nostro senso
di una gravissima perdita così, sempre, preziosa quanto fraternamente
amicale. Non possiamo certo dimenticarlo e scriveremo di lui con
ampiezza d’interventi nei prossimi numeri della rivista